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Il direttore artistico Silvio Vigliaturo, il consiglio direttivo e tutto lo staff del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) si uniscono al cordoglio per la recente scomparsa del Maestro Francesco Guerrieri.

francesco guerrieri

Nato a Borgia (CZ), nel 1931, si è presto trasferito a Roma, città che ha fatto da scenario alla sua maturazione artistica. Negli anni del grande fermento creativo del secondo dopoguerra e del boom economico, Guerrieri si è contraddistinto come uno dei più importanti e rigorosi teorici della pittura astratta in Italia, dando vita, prima con l’esperienza fondamentale del Gruppo ’63 e, successivamente, con il gruppo Sperimentale P., insieme all’amata moglie Lia Drei, a uno stile unico e immediatamente riconoscibile, che faceva dialogare la psicologia della Gestalt, con il cinetismo internazionale e con una spiccata e personalissima sensibilità cromatica, alla ricerca di una pittura essenziale fatta solo di forme e colori.

Protagonista di numerose importanti mostre collettive e personali, Francesco Guerrieri ha esposto al MACA, nel 2012, una collezione di oltre 50 opere, nell’ambito di una grande mostra antologica, a cura di Teodolinda Coltellaro, intitolata Dal polimaterico all’essenza della struttura, che lo stesso artista ha definito come la più bella mostra che gli fosse mai stata dedicata, tanto da continuare il rapporto di collaborazione con il museo in altre due mostre collettive successive, tra cui quella attualmente in corso, e donare un’opera, attualmente parte della collezione permanente del museo, e in procinto di donarne altre due, una sua e una della moglie Lia Drei.

47 Dinamismo Omaggio al Futurismo 2011 acrilico su tela cm

 

« Il mondo dell’arte perde un grande innovatore, un attento teorico dotato di curiosità artistica e intellettuale nella sua forma più pura, e un uomo umile dalla profonda sensibilità e dalla garbata empatia, che siamo orgogliosi di aver avuto l’opportunità di ospitare al MACA, con una grande mostra a lui dedicata e che mi ha ripetuto più volte di aver tanto amato, redendo il dovuto omaggio alla sua importante opera artistica. Siamo molto orgogliosi di poter vantare, nella collezione permanente del museo, una sua tela, da lui stesso donata con affetto, sempre ricambiato ».

Silvio Vigliaturo

direttore artistico del MACA