DONAZIONE

Le opere del Museo Civico MACA, che l’Amministrazione comunale di Acri ha dedicato a Silvio Vigliaturo, sono frutto di una donazione la cui finalità va ricercata, fra le altre, nella volontà comune di dotare la Città di Acri di uno strumento culturale che faccia crescere la comunità e la proietti fuori dai confini regionali. Le opere sono state donate alla Città di Acri da Vigliaturo, nel numero di 54 unità (opere donate dal 1961 al 1994), dal suo curatore Adriano Berengo e da Vigliaturo, nel numero di 146 (opere donate dal 1994 al 2004), e dal figlio Valerio Vigliaturo, nel numero di 37 unità (opere donate dal 1961 al 1994).

Seguendo un ordine cronologico, dal 1961 al 1995, le sale testimoniano l’evoluzione artistica di Vigliaturo dai primi disegni delle scuole alle straordinarie sculture in vetro fusione.


SALA 1 – 1961/1965

I primi disegni eseguiti ad Acri sono il segno di un talento grafico che, esercitato dall’età più precoce, diverrà nella maturità una costante del processo creativo. Ad Acri, nella casa di Vico VIII Vincenzo Julia, nel quartiere del Casalicchio, a due passi da Palazzo Sanseverino Falcone, Silvio Vigliaturo trascorre l’infanzia; qui vive, fino all’età di tredici anni, con la madre Emilia Rende, il padre Vittorio, il fratello Pasquale e le sorelle Pina, Maria e Mina.

In questi anni emerge la sua passione per il disegno forgiata dai legami familiari e affettivi: Vigliaturo guarda con interesse i disegni del padre, sensibile ai valori dell’arte e della cultura, eseguiti la sera con la famiglia riunita intorno al camino della casa e proprio da lui apprende i primi stimoli al disegno. Dopo la morte del padre – uomo di grande integrità morale –, avvenuta prematuramente nel 1961, nel marzo del 1962 si trasferisce a Chieri, cittadina a pochi chilometri da Torino, che lo accoglie benevolmente e con la quale stringe un rapporto intenso. Di questo periodo sono le prime opere eseguite dal 1961 al 1965. Realizzate su carta con pastelli, acquarelli e oli, riproducono immagini tratte da volumi delle scuole medie di Acri e di Chieri che Vigliaturo frequenta in questi anni. Nella galleria di opere esposte in questa sala si intuisce già la sua  potenza descrittiva.