La Sala 9 del museo MACA ospita le opere che Vigliaturo ha dedicato alla figura di Arlecchino, importante maschera della Commedia dell'Arte. Riproposto in chiave moderna, Arlecchino diventa il codice di un linguaggio emblematico e attuale, creato per veicolare un significato tutt’altro che semplice e scontato. Per l'artista, esso identifica l’uomo occidentale e le sue preoccupazioni nei confronti dell’avvento di un’altra civiltà, quella musulmana. Arlecchino rappresenta, quindi, non solo la maschera per antonomasia, riconoscibile per il suo costume variopinto, ma  un simbolo di polarità da cui partire. Gli infiniti dualismi, insiti nella natura umana, sono proposti da Arlecchino nel suo sberleffo, il suo gioco, le manfrine opportuniste che l’artista utilizza, in un sottile gioco di incastri argomentativi sulla doppiezza, sull’inganno, sulla lacerazione e sul vuoto di valori umani del nostro tempo. Se però Arlecchino denuncia l’ingannevole levità di una giocosa burla, additando, sotto la luce di una gelida ironia, l’innocenza irrecuperabile di modelli di vita più umani, Vigliaturo cercherà di offrire la speranza di una risposta positiva, lasciando l’impressione di una profonda serietà e di un grande stile.