Il disegno rimarrà sempre per Vigliaturo, accanto alla pittura e alla scultura, un momento importante di testimonianza della propria continua ricerca, della propria ferrea volontà, della potente vitalità creativa. Tappe non meno importanti dell'esperienza artistica, i suoi disegni mettono in luce l’affascinante bellezza di un segno grafico sicuro e costantemente esercitato, sensibile e raffinato. Collocati appieno nel contesto della vita dell’artista e nella sua evoluzione stilistica, essi non sono solo semplici descrizioni formali, ma rappresentano spesso anche le fonti ispiratrici e gli studi preparatori di opere successivamente realizzate in pittura.

La raccolta costituisce, dunque, un importante snodo dell’esposizione, offrendo una selezione di altissima qualità di fogli estratti dalla sua ampia produzione grafica.

Le parole di Angelo Mistrangelo, nella presentazione del catalogo per la personale alla Società Promotrice delle Belle Arti a Torino nel 1993, sono illuminanti nel ricordare una «qualche reminiscenza matissiana» a proposito dei pastelli e come i disegni costituiscano « […] la fedele trasmissione di un’intuizione, di un pensiero, di un “dire” che lega il paesaggio alle figure, le marine ai busti in gesso, alle luci della città che inondano il flusso serrato delle automobili, della folla anonima».