SALA PIANO MANSARDATO – 1995/2004

Il percorso espositivo di questa sala raccoglie circa sessanta opere tra dipinti, disegni e sculture in vetro fusione, alcune selezionate tra quelle esposte in prestigiose personali dedicate all’artista e altre facenti parte della sua collezione privata e della collezione del suo curatore Adriano Berengo. Proseguendo in ordine cronologico dal 1995 al 2004, la sala ricostruisce il cruciale processo evolutivo della scultura in vetro fusione, parallelo all’attività pittorica, ripercorrendo i momenti più maturi dell’incessante sperimentazione tecnica e poetica dell’artista.

Su questo percorso principale si affacciano cinque isole tematiche – Marine, Vibrazioni musicali, Epica, La stanza del potere, Angeli e Diavoli – e una stanza particolare intitolata Omaggio alla bellezza – comprendente Amanti, Maternità e Camille – che documentano, nella ricchissima e feconda produzione di Vigliaturo, la persistenza di temi ricorrenti.

L’esposizione – organizzata attraverso una o più sculture e dipinti per ogni anno, tra i più rappresentativi per il tema o la ricerca formale – è ordinata, cronologicamente, a partire dal primo dipinto e proseguendo attraverso le installazioni dove è possibile ammirare i grandi quadri che approfondiscono i diversi aspetti della versatile personalità dell’artista, testimone straordinario del nostro tempo e lucido osservatore della condizione umana. La sala documenta l’intima connessione tra scultura e pittura che, fuse assieme, danno ampia dimostrazione di questo cammino, attraverso alcuni dei primi lavori degli anni Novanta giungendo, con dovizia di testimonianze, fino all’ultimo fecondo decennio.

L’attenzione di Vigliaturo via via si sposta ai fenomeni di massa, alla realtà sociale, fino all’analisi dei dualismi che caratterizzano l’animo umano – il bene e il male, la gioia e il dolore, l’amore e l’odio –, rappresentando con lucidità le sue speranze e i suoi desideri. In queste opere, il colore, steso con raffinata padronanza dei mezzi tecnici, diventa la chiave di lettura; un colore urlato, a tratti dissonante e fortemente in contrasto, ma in grado di darci sempre perfettamente il senso di una vera e propria dedizione cromatica e il riflesso di una coraggiosa sensibilità stilistica.